mercoledì 27 dicembre 2017

"AMICI" a Cisterna di Latina

Un fenomeno allarmante, ampiamente radicato nel tessuto sociale italiano, estremamente mutevole ed adattivo rispetto ai cambiamenti è il Cyberbullismo.

Il web, in tutte le sue forme, è un luogo virtuale in cui gli adolescenti e non solo possono esprimere e scaricare le proprie frustrazioni, ansie e mal d’essere, veicolandoli a volte,  nella violenza virtuale, celata, sottile, mentale, psicologica, che viene attuata dai Cyberbulli. 



La violenza online, così come quella reale del bullismo classico, rappresenta l’esito più drammatico e più esasperato del disagio esistenziale, che spesso si riversa sul web. Molto spesso questo fenomeno si sviluppa e prende forma nelle aule scolastiche, però poi prosegue all'esterno delle scuola dove i cyberbulli riescono a nascondere il loro volto, il loro nome e la loro identità arrecando molto male alle loro vittime.


Attraverso un percorso fatto di varie tappe previste dal progetto Stop al Cyberbullismo a.s.2017/2018 gli studenti del Biennio dell’Istituto di Istruzione Superiore “M. Ramadù” di Cisterna di Latina il giorno 18 dicembre 2017 hanno preso parte allo spettacolo/dibattito con gli ANGELI DELLA TV NAZIONALE gli artisti di “AMICI” di M. De Filippi.


"Le parole cattive possono ferire più degli schiaffi. Prima di scrivere qualcosa e mandarlo in rete è necessario pensare. Il dolore che si può provocare è più intenso di quanto si possa immaginare e forse, quando te ne renderai conto, sarà troppo tardi."


Ad oggi è possibile dire che il Cyberbullismo può essere paragonato ad un vero pugno in pieno viso perché internet fa parte della vita di ognuno di noi, soprattutto di noi ragazzi. In questo momento tutti gli adolescenti hanno un profilo Facebook o WhatsApp, ma alcuni non lo utilizzano in maniera appropriata. Infatti vengono spesso usati per imporre il proprio io, per attirare l’attenzione e per sentirsi forti a discapito di coloro che vengono individuati come deboli o diversi. 

L'augurio più grande per i ragazzi del Biennio è che comprendano, come  hanno già fatto gli studenti del Biennio l’anno scorso,  che i social network non sono strumenti pericolosi, ma che è importantissimo saperli utilizzare correttamente nel rispetto delle regole e della legge stessa, la n. 71 del 29 maggio 2017 che offre strumenti che consentono un intervento più incisivo di prevenzione e contrasto del bullismo e del Cyberbullismo. 


Alessia Ruta - 3^A  A.F.M.
in collaborazione con la Prof.ssa Suglia

martedì 26 dicembre 2017

Il Bullismo visto da un'adolescente


Bianca Chiabrando ha scritto in 2 libri piccole e grandi prepotenze in classe, parlando della sua esperienza di "emarginata" alle medie. E fa una riflessione diversa e insolita: «Era anche colpa mia».



Il bullismo è da sempre un argomento all'ordine del giorno, spesso associato alla scuola. L’infanzia, e in particolare l’adolescenza, sono periodi molto delicati. 

L’autrice ha spiegato che si è soggetti a continui mutamenti che possono spaventare e destabilizzare. Tutti subiscono questi cambiamenti, nessuno escluso. Persino i bulli. Sentire il bisogno di essere prepotenti è indubbiamente segno di grande insicurezza; per puntare i riflettori su chi è più debole per evitare il tanto temuto giudizio degli altri e mostrarsi più forti.

Volendo identificare il bullismo (ma anche il Cyberbullismo) con un oggetto, si immagina un grande megafono, usato per amplificare le paure degli altri.



Ispirandosi al lavoro di Sigmund Freud, la giovanissima autrice ha raccontato le proprie disavventure di studentessa di terza media, cercando di dare una visione “dall'interno” attraverso le sue esperienze personali.

Per quanto riguarda Bianca non è mai stata una vittima diretta di bullismo e Cyberbullismo ma dell’emarginazione. Convinta di essere nel giusto, attendeva che i suoi compagni facessero il primo passo, senza accorgersi però che mentre lei aspettava gli altri, gli altri aspettavano lei.  



Secondo lei per uscire da questi episodi è più costruttivo provare a mettersi nei panni del bullo. “Quali sono le motivazioni che lo spingono a comportarsi così?” “Perché sente il bisogno di sfogarsi sugli altri?”

Infatti, come dice la scrittrice: "E qui arriviamo al punto in comune tra i bulli e le loro vittime. Il silenzio. Tacere può solo nuocere, da entrambe le parti. Non basta spingere chi subisce a parlare, perché i bulli ne hanno altrettanto bisogno. Non c’è niente che non si possa risolvere dialogando. Non serve la bacchetta magica per combattere il bullismo. Per risolvere un problema, è sufficiente capirlo."

 

Alessia Ruta - 3^A  A.F.M.
in collaborazione con la Prof.ssa Suglia


Tratto da: www.donnamoderna.com

martedì 5 dicembre 2017

“Bulli & pupi” contro il Cyberbullismo




Internet e Legalità

1^ Incontro informativo e formativo con la Polizia di Stato

Incontro con l'Agente scelto Di Sciullo

Oggi 5 Dicembre presso il Polo Tecnico dell'Istituto Massimiliano Ramadù si è svolto il primo dei due incontri con la Polizia di Stato, nell'ambito del progetto "
Stop al Cyberbullismo".


Tale progetto ha l'intento di informare e sensibilizzare gli alunni circa il fenomeno del Bullismo elettronico ed educare i giovanissimi ad un uso consapevole della Rete, in un'ottica di prevenzione. 


Alessia Ruta 3^A  A.F.M.
in collaborazione con la Prof.ssa Suglia

1^ Giornata Nazionale in materia di Dipendenze Tecnologiche e Cyberbullismo

Il 2 Dicembre 2017 presso l’Aula Magna di Ateneo “Guido Bossi” dell’Università Politecnica delle Marche si è svolta una giornata formativa avente lo scopo di sensibilizzare sul fenomeno dell'utilizzo disfunzionale del web, con le intenzioni di mettere in luce gli aspetti e i risvolti meno noti di tale tematica ed approfondirne la portata.

Il convegno intende rappresentare un’utile occasione di confronto, di riflessione e di studio su tematiche di sempre maggiore attualità con professionisti in grado di fornire un punto di vista competente, innovativo e di qualità.

Alessia & Jessica Ruta 3^A  A.F.M.
in collaborazione con la Prof.ssa Suglia